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8 febbraio 2023 AVVISI SPORT E SALUTE PER ASD/SSD ed ETS SPORTIVI: richiesta fondi dal 24 febbraio 2023 LO SPORT È UN DIRITTO “DI TUTTI” SPORT DI TUTTI è un modello d’intervento sportivo e sociale che mira ad abbattere tutte le barriere di accesso allo sport e declina concretamente il principio del diritto allo sport per le persone e nelle comunità. L’obiettivo è promuovere, attraverso l’attività fisica, la pratica sportiva e stili di vita sani, un miglioramento delle condizioni di salute e benessere psico-fisico degli individui e di favorire la coesione sociale delle comunità. SPORT DI TUTTI è un’iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani, per il tramite del Dipartimento per lo Sport, realizzata in collaborazione con Sport e Salute. DESTINATARI DELLE RISORSE I destinatari dell’Avviso sono ASD/SSD iscritte al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RAS) ed Enti del Terzo Settore di ambito sportivo iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e al RAS. AREE DI INTERVENTO Le aree di intervento sono le seguenti: – inclusione sociale – carceri – quartieri – parchi. Le prime tre aree sono svolte a promuovere, attraverso la pratica sportiva gratuita, un percorso di sostegno e un’opportunità di recupero per soggetti fragili, a rischio di devianza e di emarginazione sociale. Vale a dire interventi che favoriscano la realizzazione di attività sportiva ed educativa in quartieri disagiati. L’ultimo avviso si propone, invece, di sostenere la realizzazione di nuove aree attrezzate all’interno di parchi comunali pubblici o spiagge attraverso la dotazione di strutture fisse per lo svolgimento di attività sportiva all’aperto a corpo libero. In quest’ipotesi, spetterà ai Comuni interessati la realizzazione del Progetto, fermo l’obbligo di prevedere l’adozione delle aree attrezzate per un minimo di due annualità da parte di una Asd/Ssd operante sul territorio, che assicuri la manutenzione delle aree in cambio dell’uso esclusivo delle stesse in fasce orarie definite con il Comune. I bandi sono consultabili al link https://www.sportesalute.eu/sportditutti.html. CANDIDATURE Le candidature dovranno essere presentate attraverso la Piattaforma informatica raggiungibile dal link https://www.sportesalute.eu/sportditutti.html a partire dalle ore 12:00 del 24/02/2023 sino alle ore 12:00 del 24/03/202.
Il Consiglio dei ministri si è riunito mercoledì 21 dicembre 2022 stabilendo che viene differito al 1° luglio 2023 l’applicazione delle norme relative al riordino e alla riforma in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici. Su Economia e Finanze si segnala la proroga di ulteriori sei mesi (dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023) del termine per la presentazione della dichiarazione IMU relativa all’anno d’imposta 2021, da parte degli enti, sia pubblici che privati, non commerciali (assistenziali, previdenziali, sanitari, ricerca scientifica, culturali, ricreativi, sportivi, religiosi, trust, oicr). Si proroga anche per il 2023 il regime di esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica da parte degli operatori sanitari tenuti all’invio dei dati al sistema tessera Sanitaria. Nell’ambito delle disposizioni dedicate alla trasmissione dei dati sulle vendite di beni alle quali si applica l’IVA, si differisce, dal 1° gennaio 2023 al 1° gennaio 2024, la decorrenza del termine per l’applicazione dell’obbligo dell’invio dei dati relativi alle operazioni effettuate in ciascun giorno, all’ammontare globale dei corrispettivi delle operazioni imponibili e alle relative imposte esclusivamente attraverso strumenti tecnologici che garantiscono l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, ivi compresi i POS. Si rinvia l’efficacia delle norme introdotte con il decreto-legge 50 del 2022, in materia di gare per l’affidamento di servizi sostitutivi di mensa resi, in particolare, a mezzo “buoni pasto”, mantenendo l’attuale criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa fino alla data di acquisizione dell’efficacia del nuovo Codice dei contratti pubblici e, comunque, non oltre il 30 giugno 2023. Si proroga anche al 2023 l’esenzione dall’imposta di bollo per la certificazione dei dati anagrafici in modalità telematica assicurata dal Ministero dell’interno tramite l’Anagrafe nazionale della popolazione residente – ANPR.
31 ottobre 2022 Dal 1° luglio 2022 l’obbligo della fattura elettronica è stato esteso anche ai soggetti rientranti nei regimi di vantaggio e forfettario e ai soggetti che hanno esercitato l’opzione ex lege n. 398/1991 che, nel periodo d’imposta precedente, hanno conseguito dall’esercizio di attività commerciali proventi per un importo non superiore a 65.000 euro. Ai fini della compilazione del file xml occorre porre particolare attenzione alla numerazione, all’assolvimento dell’imposta di bollo e all’indicazione del codice univoco/PEC. Per effetto del D.L. n. 36/2022, a partire dal 1° luglio 2022 è abrogato l’esonero dell’obbligo di fatturazione elettronica per: i soggetti rientranti nel regime di vantaggio; i soggetti rientranti nel regime forfetario; le associazioni sportive dilettantistiche che hanno esercitato l’opzione di cui agli articoli 1 e 2, legge n. 398/1991 e che, nel periodo d’imposta precedente, hanno conseguito dall’esercizio di attività commerciali proventi per un importo non superiore a 65.000 euro. L’obbligo di emettere la fattura in formato elettronico decorre: dal 1° luglio 2022 a condizione che i ricavi o compensi conseguiti nell’anno precedente, siano superiori a 25.000 euro; dal 1° gennaio 2024 anche per i restanti soggetti, cioè quelli che, nell’anno precedente, non hanno superato la soglia di 25.000 euro di ricavi o compensi. Attenzione Per il terzo trimestre del periodo d’imposta 2022, le sanzioni di cui all’art. 6, comma 2, D.Lgs. n. 471/1997 non si applicano nei confronti dei soggetti per i quali l’obbligo di fatturazione elettronica è esteso a partire dal 1° luglio 2022, sempre che la fattura elettronica sia emessa entro il mese successivo. Alla luce della decorrenza del 1° luglio, meritano attenzione due questioni connesse all’emissione della fattura in formato xml: la numerazione; l’assolvimento dell’imposta di bollo. Come numerare le fatture? Una delle questioni che si pone all’atto dell’emissione della fattura elettronica è quella inerente alla numerazione. A tal riguardo è possibile: procedere con la numerazione progressiva rispetto a quella relativa alla fatturazione cartacea; Ad esempio Se sono state emesse 12 fatture cartacee nel 2022 (periodo gennaio-giugno), la fattura elettronica emessa nel mese di luglio può riportare il numero 13 procedere con una nuova numerazione, magari con un sezionale dedicato, ad esempio 1/FE (fattura elettronica). Quando si deve assolvere l’imposta di bollo? Sono soggette all’imposta di bollo, in misura pari a 2 euro, le fatture aventi per oggetto le operazioni non soggette a IVA di importo superiore a 77,47 euro. Nello specifico, l’imposta di bollo si applica alle operazioni: fuori campo IVA operazioni esenti IVA articolo 10 DPR 633/72 ricevute e note di rimborso spese, etc. (es. note spese presentate da amministratori; prestatori attività lavorative a progetto; parasubordinati in genere; lavoratori autonomi). Di contro, non sono soggette all’imposta di bollo le fatture relative alle seguenti operazioni: esportazioni di beni; cessioni ad esportatori abituali che abbiamo rilasciato apposita dichiarazione d’intento. Come assolvere l’imposta di bollo in caso di emissione della e-fattura? L’assolvimento dell’imposta di bollo viene comunicato all’Agenzia delle Entrate compilando i campi: Bollo Virtuale; Importo Bollo, nella sezione Dati Bollo della fattura elettronica. Nei due campi vanno indicati, rispettivamente, l’assolvimento dell’imposta e l’importo dovuto, sempre pari a 2,00 euro. Il versamento dell’imposta di bollo dovuta deve essere effettuato secondo le seguenti scadenze : Periodo di riferimento Scadenza versamento imposta di bollo 1° trimestre 2022 31 maggio 2022 (*) (**) 2° trimestre 2022 30 settembre 2022 (**) 3° trimestre 2022 30 novembre 2022 4° trimestre 2022 28 febbraio 2023 (*) se l’importo dovuto per il primo trimestre non supera 250 euro, il versamento può essere eseguito entro il 30 settembre. (**) se l’importo dovuto complessivamente per il primo e secondo trimestre non supera 250 euro, il versamento può essere eseguito entro il 30 novembre. Nota bene – Il nuovo decreto Semplificazioni innalza la soglia da 250 a 5.000 euro. Il pagamento dell’imposta di bollo è ammesso: mediante addebito diretto dal conto corrente bancario del soggetto IVA. Il pagamento viene eseguito semplicemente indicando sull’apposita funzionalità web “Fatture e corrispettivi” del portale dell’Agenzia delle Entrate l’IBAN corrispondente al conto corrente intestato al contribuente, sul quale viene così addebitato l’importo dell’imposta di bollo dovuta; mediante modello F24 già predisposto dall’Agenzia delle Entrate e scaricabile dal portale. I codici tributo da utilizzare, distinti in relazione al periodo di competenza, sono: 2521 Imposta di bollo sulle fatture elettroniche – primo trimestre 2522 Imposta di bollo sulle fatture elettroniche – secondo trimestre 2523 Imposta di bollo sulle fatture elettroniche – terzo trimestre 2524 Imposta di bollo sulle fatture elettroniche – quarto trimestre 2525 Imposta di bollo sulle fatture elettroniche – sanzioni 2526 Imposta di bollo sulle fatture elettroniche – interessi
29 luglio 2022 E’ in corso il perfezionamento dell’iscrizione al RUNTS degli Enti trasmigrati dai Registri Regionali APS ed ODV: molte Associazioni hanno già ricevuto o stanno ricevendo in questi giorni le relative delibere di accoglimento dagli uffici del RUNTS. In questa fase di verifica requisiti, si profilano due casistiche: la verifica dei requisiti si è conclusa positivamente. L’Ufficio competente dispone l’iscrizione dell’Ente nella sezione del RUNTS corrispondente con apposito provvedimento e comunicazione diretta all’ente interessato (via PEC o, in mancanza di posta certificata, via mail ordinaria). la verifica dei requisiti ha riscontrato delle problematiche. L’Ente viene inserito in un ELENCO pubblicato sul portale del RUNTS che viene aggiornato quotidianamente. La verifica dei requisiti si è conclusa positivamente: cosa fare? Gli Enti che non presentano problematiche vengono progressivamente iscritti al RUNTS e inseriti nell’elenco degli Enti iscritti consultabile sul sito al seguente link: https://servizi.lavoro.gov.it/runts/it-it/Lista-enti (“Elenco Enti iscritti per trasmigrazione”). Si invitano pertanto le Organizzazioni di Volontariato e le Associazioni di promozione sociale trasmigrate dai Registri Regionali al RUNTS a consultare questo elenco con frequenza almeno settimanale in modo da tenersi costantemente aggiornati rispetto alla loro situazione. ADEMPIMENTI Una volta iscritto, l’Ente deve ricordarsi di assolvere ad alcuni importanti adempimenti, in particolare il deposito del Bilancio o rendiconto. Ricordiamo, infatti, che tutte le ODV e le APS devono depositato nel RUNTS il bilancio entro 90 giorni dalla data d’iscrizione (Nota Ministeriale n. 5941 del 5 aprile 2022). Si ricorda che i bilanci devono essere redatti secondo i modelli di bilancio contenuti nel D.M. n. 39 del 5 marzo 2020 (modello D – rendiconto per cassa per gli enti di minori dimensioni). STRUMENTI NECESSARI: PEC, SPID e FIRMA DIGITALE Il RUNTS è gestito interamente con modalità telematiche attraverso una piattaforma informatica. È quindi necessario che l’ente ed il suo legale rappresentante sia dotato dei seguenti strumenti digitali per poter dialogare con la piattaforma: PEC dell’ente: la Posta Elettronica Certificata è il canale di notifica delle comunicazioni tra l’ente e il RUNTS; SPID della persona che ricopre il ruolo di Legale Rappresentante: l’accesso al portale del RUNTS si effettua esclusivamente attraverso la propria identità digitale unica personale (in alternativa allo SPID si può utilizzare la propria Carta d’Identità Elettronica); il portale riconosce automaticamente l’identità delle persone che rivestono un ruolo nell’ente in base ai dati forniti al registro stesso; Firma digitale della persona che ricopre il ruolo di Legale Rappresentante: le istanze e in molti casi anche i documenti che l’ente presenta al RUNTS devono essere firmate digitalmente dal presidente tramite la propria firma elettronica qualificata che garantisce l’autenticità e integrità del documento. La verifica dei requisiti ha riscontrato delle problematiche: cosa fare? L’iscrizione degli Enti provenienti dai Registri regionali (ODV e APS) è possibile solo se, al momento della trasmigrazione, gli Uffici Regionali hanno ricevuto tutti i dati necessari per procedere all’inserimento del provvedimento di iscrizione nella piattaforma del RUNTS. In mancanza di tutti i dati e dei documenti predetti gli Enti non potranno essere iscritti al RUNTS e, in questi casi, verranno inseriti in un’apposita lista consultabile al link https://servizi.lavoro.gov.it/runts/it-it/Lista-enti (“Elenco Enti con richiesta pendente di integrazione/rettifica”). Si invitano pertanto le ODV e le APS trasmigrate dai Registri Regionali al RUNTS a consultare questo elenco con frequenza in modo da tenersi costantemente aggiornati rispetto alla loro situazione. Nel caso in cui un Ente si trovi a comparire nella lista dei sospesi, non riceverà comunicazioni di sorta e dovrà contattare il funzionario di riferimento del proprio territorio per fornire i dati mancanti. Dr.ssa Cristiana Massarenti
Lo studio in breve
Lo Studio Massarenti è nato nel 1995 a Casale Monferrato.
Titolare dello studio è la Dottoressa Cristiana Massarenti.
Un percorso di studi complesso ed articolato associato ad esperienze lavorative diversificate della professionista nel settore dell’organizzazione del lavoro e nell’amministrazione di aziende, garantiscono soluzioni chiare e puntuali ai problemi fiscali, del lavoro, amministrativi e gestionali dei clienti dello studio.
Un approccio pragmatico, un confronto costante con il cliente, l’analisi delle alternative, la scelta della soluzione più appropriata ai problemi, la rapidità delle risposte fornite, sono i requisiti che il cliente trova rivolgendosi allo Studio.
Professionisti qualificati del settore contabile, amministrativo, giuridico e del lavoro supportano la professionista nello svolgimento della propria attività di dottore commercialista, revisore contabile e consulente del lavoro.