Rapporto fisco-contribuente: Adempimento spontaneo del contribuente per sanare le violazioni riscontrate

Nell’ambito della comunicazione tra il Fisco ed il contribuente, l’Agenzia delle Entrate invia a particolari contribuenti informazioni e dati utili nell’intento di consentire agli stessi di presentare le relative dichiarazioni fiscali ovvero di porre rimedio agli eventuali errori od omissioni commessi nelle dichiarazioni presentate mediante l’istituto del ravvedimento operoso (Agenzia delle Entrate – provvedimento 15 luglio 2016, n. 112072).

La comunicazione dell’Agenzia delle Entrate è indirizzata esclusivamente ai contribuenti sottoposti a controlli fiscali conclusi con la consegna di processi verbali contenenti constatazioni di violazioni di norme tributarie, al fine di consentire a questi una valutazione in ordine alla possibilità di regolarizzare errori e omissioni, beneficiando della riduzione delle sanzioni previste. I dati contenuti nelle comunicazioni riguardano:

  • Il codice fiscale e la denominazione/ nome e cognome del contribuente;
  • L’anno d’imposta dei rilievi riportati nel PVC (processo verbale di constatazione).

Le comunicazioni sono inviate via PEC o per posta ordinaria (per i contribuenti non obbligati ad avere un indirizzo PEC) e può essere consultata, da parte del contribuente, all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate, denominata “Cassetto Fiscale”. Con le stesse modalità di invio, il contribuente può richiedere informazioni ovvero segnalare eventuali elementi non conosciuti dalla stessa Agenzia delle Entrate.

La comunicazione garantisce la possibilità al contribuente di effettuare le opportune correzioni ed i connessi versamenti delle somme dovute, presentando una dichiarazione integrativa o una prima dichiarazione qualora non siano decorsi i termini ordinari di presentazione, usufruendo della riduzione delle sanzioni applicabili ad un quinto del minimo, graduata in ragione della tempestività dell’intervento correttivo ed a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata ovvero che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo.

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